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La qualità dell'interpretazione, sia in presenza sia da remoto, dipende in larga misura dall'interazione tra oratore* e interprete. Sulla base dell’esperienza, InterpretiInRete (IIR) ha dunque stilato alcuni consigli e suggerimenti per gli oratori, che, se osservati, faranno sì che la presentazione sia gradevole e fruibile anche per gli ascoltatori che non parlano la madrelingua dell’oratore.

1. Fornite per tempo agli interpreti tutta la documentazione necessaria

Gli interpreti professionisti si preparano con cura per ogni incarico. Più hanno familiarità con il contenuto delle presentazioni e dei discorsi che interpretano, più sono in grado di tradurlo con precisione in un'altra lingua. Dovete quindi fornire loro con congruo anticipo tutti i documenti che utilizzerete durante la presentazione, come il testo del vostro discorso o la vostra presentazione. Questo vale in particolare per le presentazioni caratterizzate dall’uso di un vocabolario specialistico. Non siamo tuttologi, ma conosciamo la tecnica dell’interpretazione e impariamo in modo rapido e flessibile concetti e terminologia nuovi. Se ci mettete nella condizione di imparare, sapremo rendere al meglio quanto vorrete dire!

2. Il microfono (questo sconosciuto!): usatelo sempre quando parlate, a maggior ragione se siete interpretati

In simultanea, gli interpreti lavorano quasi sempre in cabine insonorizzate e possono sentirvi solo attraverso le cuffie. Se lavorano da remoto, pur utilizzando le cuffie, gli interpreti potrebbero non percepire un buon audio, se i relatori usano un microfono ambientale o quello del loro PC. Occorre considerare che, nel tradurre in simultanea, un interprete sovrappone la propria voce a quella dell’oratore, per cui un audio apparentemente di buona qualità non necessariamente lo è anche per l’interprete. Dunque, assicuratevi sempre di parlare al microfono durante la presentazione o durante le sessioni di discussione. Se, nel farlo, intendete muovervi liberamente, chiedete in anticipo al tecnico della conferenza un microfono a clip o usate un microfono portatile. E durante le sessioni da remoto, usate sempre delle cuffie con microfono evitando rumori di sottofondo.

3. Assicuratevi di essere visibili ai vostri interpreti durante la simultanea in presenza e da remoto

Gli interpreti guardano sempre l'oratore in modo da comprendere le sue espressioni facciali. Osservare le espressioni facciali e i gesti dell’oratore li aiuta ad immedesimarsi meglio in lui/lei e nel suo discorso. Pertanto, assicuratevi di non dare le spalle agli interpreti e volgete lo sguardo verso di loro di tanto in tanto durante la presentazione. In questo modo sarà più facile capire se gli interpreti sono in perfetta sintonia con voi.

4. Parlate il più possibile a braccio evitando di leggere

Parlate a braccio e prestate attenzione alla vostra velocità di eloquio. Parlare liberamente facilita l'ascolto. Se intendete leggere il vostro discorso, mettete il testo a disposizione degli interpreti con un certo anticipo. Non parlate troppo velocemente durantel’esposizione e fate una breve pausa di tanto in tanto. In questo modo sarà più facile seguirvi, sia per gli interpreti che per gli ascoltatori.

5. Evitate un linguaggio ''culturalmente specifico''

Giochi di parole, proverbi, barzellette, o anche il linguaggio scurrile e le parolacce possono essere efficaci per il pubblico, ma di solito funzionano meno bene negli eventi multilingue. È importante ricordare che i giochi di parole, i proverbi e le barzellette sono culturalmente specifici e quindi raramente possono essere tradotti allo stesso modo in un'altra lingua. Possono anche essere fraintesi da un pubblico di altre culture, e questo vale ancora di più per le parolacce (che in alcune lingue sono quasi un tabu!). Dunque… attenzione a usare con parsimonia queste espressioni linguistiche dinanzi a un pubblico internazionale!

6. Pronunciate in modo chiaro numeri e nomi propri

Numeri e nomi propri sono di solito tra le informazioni più importanti di una presentazione, eppure a volte vengono pronunciati molto velocemente, con il rischio che questi elementi significativi vengano mal compresi o non percepiti affatto. Il consiglio? Scanditeli bene e lentamente: gli interpreti e il vostro pubblico vi ringrazieranno.

7. Evitate le abbreviazioni e/o usatele in modo chiaro e coerente

Non date per scontato che le abbreviazioni siano immediatamente riconoscibili da chi vi ascolta. Pertanto, riducetele al minimo. E, se sono inevitabili, spiegatene brevemente il significato la prima volta che le usate. In questo modo si facilita la comprensione da parte di chi ascolta in lingua straniera. In ogni caso, condividetele con gli interpreti e osservate il consiglio di cui al punto 1!

Last but not least, questi consigli sono utili in primis per gli oratori stessi e contribuiscono a migliorare la comunicazione con il pubblico indipendentemente dal fatto che si venga interpretati. Perché un discorso ben pronunciato, con le pause e il ritmo adatti, scandendo bene le parole e con il giusto registro e la giusta prosodia coglie nel segno anche se non c’è un interprete che sta traducendo. Parola di IIR!

*Il maschile usato in questo articolo è da intendersi ''neutro'', inglobando sia il femminile che il maschile.